lunedì 14 luglio 2014

Gigs - Indigestoner, Festa del Ringraziamento, Ninos du Brasil

Buonasera pulzelle e giovinotti, ho avuto un paio di settimane piuttosto intense. Bando alle ciance, facciamo un bel recap dall'evento più recente.

Indigestoner (@ Bocciofila di Castel San Pietro, 12/7/14)
Avrei tante cose da dire sull'Indgest, o meglio sulla sua ultima serata, purtroppo poche cose buone, quindi partirò da quelle. Come location la bocciofila spacca. Sarebbe dovuto essere all'aperto, ma la pioggia non perdona. Altro punto a favore, le piade: che buone! E senza strutto! Peccato che ci fosse principalmente della carne per riempirle. In ultimo, le magliette. Il manthra con le foglie di cannabis era veramente bellissimo. La prossima volta però le magliette a 10 euro, eh, che 15 sono troppi.


Andando al sodo, le band non hanno fatto una grande figura. Mi contraddico subito: sono arrivata che suonavano i Manthra Dei, "psycho stoner" da Brescia, molto bravi. Bravi, precisi e puliti. Niente scene o effetti speciali, solo dei buoni musicisti e della buona musica. Un gran bel trip, sarei stata volentieri ad ascoltarli un'altra oretta. E invece.
Invece sono arrivati gli Otehi (potete crederci, è un link a myspace). Hanno iniziato e io ero presa benissimo, poi il chitarrista si è messo a cantare e mi sono esplose le ovaie per protesta. Ora, ragazzi, con tutto il bene che vi posso volere (poco, visto l'atteggiamento burino), cantare e suonare allo stesso tempo non è facile. Se poi siete anche stonati (tutti e due), meglio concentrarsi sugli strumenti. Quando hanno tirato fuori il piffero giapponese nella mia testa è comparso un bestemmione, il bestemmione è stato condiviso e siamo usciti a berci una birra.
Dopo gli Otehi è stato il turno degli Zolle, che mi avevano già provocato sonnolenza in passato, quindi abbiamo deciso di restare a goderci il freschino nel parchetto fuori dalla Bocciofila, dove si accoppiano gli adolescenti e dove finiscono gli appuntamenti andati male. Un sacco di vita.
Dopo un interminabile cambio palco è stata la volta degli Zippo, che conoscevo solo dalle registrazioni e mi piacevano un bel po'. Dopo 10 minuti di live già volevo andare a letto. Dal vivo non meritano, semplicemente non sono così bravi a suonare, le canzoni sembrano tutte uguali. Fare il cantante di una band stoner non dev'essere facilissimo: il cantante degli Zippo se la cava, ma si contorce e si agita come se fosse Mick Jagger. Anche no.
A parte questo, mi hanno detto che gli Hyperwulff sono stati molto bravi. Ci posso anche credere, ma quando mi hanno raccontato che il nome è quello di una belva mitica che si sono inventati e che hanno il loro saluto, ossia un braccio alzato con la mano ad artiglio, mi è passata la voglia di verificare. Quindi la "sorpresa" di fine serata, un live del chitarrista degli Hyperwulff e nonsobenechialtri, me la sono risparmiata. Cosa non si fa per vendere birre.

 La t-shirt disegnata da Badmandala

Passiamo ora dal male al molto male: l'organizzazione. I cuginetti non vanno bene per fare i fonici. Se organizzi un festival di musica live, avere dei fonici professionisti non è opzionale. I cuginetti non vanno bene nemmeno per la security. Quando una ragazza urbiaca semisvenuta collassa a terra e la sua amica è troppo ubriaca per portarla fuori, lo deve fare qualcuno della security. E' per questo che sono pagati. Così non è stato. Una volta fallito il primo intervento, è stato un susseguirsi di passaggi di gente dell'organizzazione, uno più inutile dell'altro. Nessuno che abbia pensato a portare dell'acqua a questa ragazza, nessuno che si sia preoccupato di farla portare a casa. Alzate di spalle, risatine, sfottò. Tutto ciò è molto stupido se sei solo un passante, ma quando sei responsabile della serata è inaccettabile. E pagate l'assistenza fino all'1, cazzo, se volete ubriacarvi e fumare senza pensieri.
Non riesco ancora decidere se questo sia stato il momento più basso della serata o se lo sia stato la discussione tra la raver strafatta e una conoscente ex-gabber (a detta della raver), in cui la prima lodava i fascisti. E quanto si sta bene coi fascisti! Che care persone sono i fascisti! Nel 2014 è di nuovo di moda essere fascisti. Che non abbia mai smesso di esserlo?


Due righe sugli eventi passati. La Festa del Ringraziamento, tenuta al Lato di B di Finale Emilia per finanziare la scuola di musica, è arrivata alla seconda edizione il 28 e 29 giugno. Io ho partecipato solo all'ultima giornata (tanto per cambiare). Sono stata piacevolmente sorpresa: cibo veg e non veg, birre a prezzi umani, soprattutto dei bei live. Trascuriamo per un attimo il reading, i Julie's Haircut se la tirano troppo ma hanno suonato veramente bene. Io poi ho un debole per gli strumenti a fiato. Hanno chiuso i Calibro 35, che grazie alla strizza della pioggia hanno regalato un live corto ma intenso. Peccato veramente che a causa della pioggia la serata abbia avuto molti intoppi e momenti di attesa. Peccato anche che i Gazebo Penguins siano misteriosamente scomparsi dalla lineup. Bellissimi invece i lampi che hanno attraversato il cielo.
Il venerdì 27 invece sono stata al Cavaticcio a vedere i Ninos du Brasil e stavolta sono arrivata prima che il live iniziasse. E' stato il carnevale di Rio, il delirio, i coriandoli, le maschere e i cappelli, i tamburi, ritmi psichedelici e atmosfera festiva. Un bello spettacolo, se capitano di nuovo da queste parti li consiglio vivamente.

Volendo tirare un attimo le somme, potrei dire che i festival organizzati da regaz si possono organizzare bene o si possono organizzare male. La Festa era organizzata bene, la pioggia purtroppo ha avuto la meglio sull'organizzazione. L'Indigest è stato invece una dimostrazione di approssimazione e non dico mancanza di professionalità, perché tra regaz succede, mancanza di buon senso. Fate vobis.